Userò la sciarpa, funzionerà

Userò la sciarpa, funzionerà

lunedì 11 luglio 2011

13

Ad Alberto mancava una diversità di toni, mancavano dei nuovi spunti, da quando ormai si era congelata in lui, né felice né infelice, Ellie.
C'era un sogno mancante in lui. Aveva come il bisogno, il desiderio, di voler resistere ad un assedio che, in concreto, nella sua vita, non c'era mai stato. C'era una grande voglia di entrare in contatto, con la carne e tra la carne. Qualcosa di semplice: Ellie, non si faceva più sentire, era come una muta indifferenza. Ma il fatto è che neanche Domitilla11 non lo attaccava e non lo assediava in nessun modo. Era stato sempre lui a fare il primo passo e non era mai stato certo che questo sia stato sempre accettato con benevolenza.
Era attraversato da un coagulo di poco definibili sensazioni mentre si dirigeva al solito appuntamento con Tommaso, con le maniche della giacca che gli sbatacchiavano sui polsi.
Il caffè.
E poi quel locale... che locale era? Domitilla11 lo aveva salutato con un semplice buonanotte senza molti convenevoli mentre a lui era rimasta addosso una spiacevole tensione, non molto serena, appunto, poiché d'incerta provenienza. Ma (che poi) era proprio lei, la Domitilla11 - Giulia, quella che vedeva in foto?
Gli tornò in mente quella prima volta che aveva creato l'account in quel forum lì. In altre occasioni aveva inserito delle immagini astratte che spesso non rappresentavano se stesso né il suo carattere (che neanche Alberto stesso conosceva – si può dire così) ma solo il suo stato d'animo temporaneo: le aveva scelte al momento, da quell'amalgama di colori che è internet ma non aveva avuto nessun successo particolare: nessuno lo contattava, nessuno lo ringraziava per un suo eventuale intervento in discussione. È noto che internet è stata una rivoluzione non per gli informatici ma per la gente comune. Ma Alberto, per quanto avesse cercato di tessere la sua tela lì in mezzo, era riuscito sempre a passare inosservato, in uno stato di banalità tanto simile all'indifferenza che aveva ricevuto ultimamente da Ellie. Allora, probabilmente, tutto dipendeva, come gli aveva fatto intendere Domitilla11, dai suoi stessi interventi: troppo indecifrabili, più che altro fuori luogo in quell'insieme di punti esclamativi che, ad Alberto, apparivano come delle inquietanti allegrie spensierate. Non erano i forum giusti per lui, aveva pensato. Si, ma non ne aveva trovato altri che abbracciassero i suoi interessi: più che i suoi argomenti, o i suoi interessi, non aveva trovato una cosa simile al suo tono, ai suoi modi. O si parlava e ci si accaniva per frivolezze o si discuteva a proposito di argomenti tanto eruditi e specialistici e ricolmi di tecnicismi, al punto che, anche questi, diventavano cose da barzelletta. Mancava la leggerezza, l'intelligenza: invece no, o la tecnica o culi e tette.
Aveva maturato, dentro di sé, una terza via. È per questo motivo che si potrebbe spiegare una sua amicizia con Tommaso, un'amicizia intesa come un profondo rispetto, per quanto Tommaso era di molto diverso da lui.
Ma tornando al fatto dei forum e dei suoi insuccessi di comunicazione, Alberto capì che ciò che non attraevano gli altri a lui erano le immagini che inseriva nel nickname. Di esse provò, nel tempo, varie tipologie eliminando le astratte e inserendo alcuni disegni più concreti, dapprima dei simboli: una chiave di violino piuttosto che un sole stilizzato. Ma non funzionavano affatto. Capì, quindi, che erano astratti anche questi, i simboli facevano parte della sfera del sacro, della religione.
Un giorno inserì un semplice cactus, poi un bonsai ed eppure non capiva perché gli altri avevano successo nei forum e lui no. Senza nessun motivo particolare inserì il simbolo della giustizia con la scritta lex e un tipo lo contattò parlandogli di Berlusconi.
Allora lasciò fare le cose agli altri: scrisse Alberto sul motore di ricerca e tra i vari Alberti usciti, scelse il cantante dei Verdena, forse non molto noto e con una faccia non proprio da divo, un po' più reale, quindi. E poi aveva scritto anche belle canzoni, gli piaceva e aveva più o meno la sua stessa età. Domitilla11 aveva conosciuto quel nickname lì, quello con Alberto dei Verdena e le aveva spiegato, una sera, che suonava la chitarra e che adesso, però, non suonava più da un po' di tempo perché aveva litigato col gruppo ecc. ecc., frottole, ovviamente. Ma con quella immagine lì le cose presero ad andare un po' meglio per Alberto, chissà, forse anche per puro caso. E si era divertito anche non poco, quando Domitilla11 gli chiese quale fosse la sua musica preferita, quella che amava ascoltare e lui le aveva risposto, tra gli altri, i Verdena, e dopo un po' lei gli citò anche gli altri compnenti del gruppo e Requiem, l'album preferito, a detta di lei. Ma i sospetti di Alberto erano molti: conosce i Verdena e non sa la faccia del cantante? Forse era proprio così...
Ma a causa di questa serie di pensieri, mentre camminava per la strada, cominciò a credere che Domitilla11 in foto non era Giulia. Camminava, ultimamente, guardandosi attorno e cercando Giulia tra i passanti, scrutando nei finestrini delle auto o nelle vetrine dei negozi. La reale immagine di Giulia era un problema non da poco, perché avrebbe voluto davvero incontrarla e Alberto credeva nella casualità delle cose, credeva di incontrarla per puro fato: in chat non la trovava più e stentava ancora a credere al fatto che quella tipa aveva conosciuto il figlio di Mike. E se era una frottola pure quella?
Avrebbe detto tutto a Tommaso.

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