Userò la sciarpa, funzionerà

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lunedì 4 luglio 2011

12

Aveva notato che tutti tendevano ad essere più allegri quando si era in chat, con molti punti esclamativi, con i puntini di sospensione, con i punti interrogativi che erano sempre più di due. Certe volte si perdeva il senso della domanda.
Alberto non era mai stato fortunato con la tecnologia né con i pc: pensò alla perdita di segnale della connessione internet. Ma no.
Giulia c'era, finalmente.
Riformulò di nuovo la domanda:
<Che idea ti sei fatta sul fatto di Mike?>
Eppure passò dell'altro tempo e continuava a non ricevere nessuna risposta.
<In che senso?>
<Appunto, se ha senso...>
<Ah>
Si stava arrabbiando. Eppure per certi aspetti, le era sembrata una ragazza tanto intelligente, se per intelligenza si intende la curiosità per le cose. Provò nuovamente:
<Che cosa riesci ad immaginare...>
<Pensavo...>
<Dai... cosa?>
<Che oggi per soldi fanno proprio di tutto!>
<Se è per questo andiamo pure a lavorare per i soldi... quindi...>
<Si?>
Ma si cosa, diceva dentro di se Alberto. Era sul punto di spegnere tutto. Aveva già voltato le spalle al computer quando il suono di un nuovo messaggio ricevuto gli attirò l'attenzione. Ma non voleva leggere. L'ennesima stupidata. Non capiscono nulla. Ma c'è sempre la curiosità di mezzo nel mondo:
<Devo dirti una cosa!>
<Sono qui...>
<Sai, ho conosciuto il figlio di Mike...>
Alberto lesse di nuovo.
<Non ci credo!>
<Dico veramente>
<No tu mi prendi in giro>
<E perché dovrei...>
<Perché una volta mi hai detto che parlo sempre di cose strane. E adesso mi prendi in giro>
<Io invece ti trovo interessante>
<Grazie...>
Ma il cursore s'era fermato di nuovo in un lampeggio perenne. S'incazzava perché doveva essere sempre lui a rompere il silenzio. Vabbè, donne. Ma la gente sta sempre impegnata a fare qualcosa, che ne sai, magari mentre parla con te guarda pure la televisione.
<Lo vedi che mi prendi in giro?>
<Ma perché!!!>
<E... non mi rispondi! Mi dicevi, su Mike...>
<Ho conosciuto suo figlio>
<Quando?>
<Sabato scorso>
<E c' hai parlato?>
<Si!>
<E che ti ha detto e come... come!>
<Niente di che. Eravamo io e un gruppo di amici. Siamo andati a Milano in un localino e poi abbiamo saputo che c'era il figlio di Mike. Insomma me l'hanno presentato ed è stato nel tavolo al fianco al nostro. È stato un caso...>
<E tu l'hai conosciuto. C'hai parlato, insomma?>
<Un po'...>
<E che diceva?>
<Solo qualche convenevole, però sentivo qualcosa. Stava tutto allegro e spumeggiante! Praticamente poi ha iniziato a dire a voce alta che c'era un suo amico stronzo che lo prendeva in giro per la storia della salma>
<Ma no...>
<Il fatto è che pure lui lo diceva per scherzo... che ne so...>
<Lui, il figlio di Mike?>
<Si>
<Cavolo... hai visto il figlio di Mike e non sei riuscita a dirmi che idea ti sei fatta sul fatto della salma!>
<Mi sembrano due cose diverse. No?>
<Già... povero Mike>
<...>
<Senti, non ci credo. Praticamente beffeggiava la salma del padre?>
<Si ma... era una cosa per scherzo... di allegria...>
<Povero Mike>

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